Nel 50° anniversario della morte di Pablo Picasso e a 70 anni dalla sua grande mostra del 1953, la Galleria Nazionale celebra il grande maestro, impareggiabile figura dell’arte del ‘900.
L’importante mostra a cura di Fernando Castro Flórez espone una selezione di 300 opere tra disegni e incisioni provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga.
Un’operazione culturale particolarmente significativa, anche su un piano simbolico, considerando la consistenza di questo prestito dalla Spagna che offre al pubblico italiano un’occasione unica di incontro con l’opera di Picasso, tra le iniziative realizzate in questa ricorrenza a livello internazionale.
Domenica 29 ottobre alle ore 11 in Sala delle Colonne si terrà il concerto di Samuel Diz Picasso: Guitar Maker. Il concerto propone un viaggio nell'immaginario dell'artista spagnolo che ha trasformato la chitarra in una metafora della modernità, un soggetto pervasivo e potente.
Clicca qui per scoprire di più. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
L'opera grafica di Picasso riveste un'enorme importanza all'interno di tutta la sua produzione artistica. Dalla serie delle Suite Vollard alle incisioni realizzate alla fine della sua vita, un vero e proprio ciclo frenetico in cui rivisita tutto il suo immaginario, dal tema centrale del "pittore e della modella" alla riconsiderazione della storia dell'arte (in una riproposizione, dalla personale prospettiva, delle influenze di Raffaello, Rembrandt, Velázquez, Degas o Manet), introducendo elementi umoristici che scivolano talvolta nel grottesco.
La mostra, proprio in virtù del considerevole numero di opere esposte realizzate in diversi periodi della sua attività, che vanno dal 1905 al 1972, offre una rassegna completa dell'immaginario picassiano, e consente di riscoprire opere di eccezionale interesse.
"Il nome di Picasso incarna da solo l'espressione di un nuovo pensiero nel campo dell'estetica": Marcel Duchamp (1943), proprio l'ironico artista che ebbe l'audacia di mettere un orinatoio su un piedistallo (firmato da uno pseudonimo), riteneva che il principale contributo di Picasso fosse quello di essere partito da zero e di aver saputo mantenere, in ogni momento della sua lunga carriera artistica, una freschezza invidiabile. “Picasso" - aggiunge Duchamp - "in ognuno dei suoi stili, ha sottolineato l'intenzione di liberarsi dalle conquiste precedenti. Una delle differenze più importanti tra Picasso e la maggior parte dei suoi contemporanei è che, fino ad oggi, non ha mai mostrato alcun segno di debolezza o di ripetizione nel suo flusso ininterrotto di capolavori".
Picasso, vero e proprio mito moderno, punto di riferimento per le avanguardie, finì per essere "contemporaneo" ai cambiamenti dell'arte avvenuti dopo la seconda guerra mondiale. Mentre continuava a sviluppare il suo rapporto appassionato con la pittura, senza mai rinunciare alla sua presenza figurativa, emersero proposte estetiche come l'espressionismo astratto e l'informalismo, l'arte pop e ottico-cinetica, il minimalismo e il concettualismo, la land art e l'happeging.
«La metafora della metamorfosi è un concetto articolato, ampio, profondo e molto potente per descrivere e rappresentare i processi di trasformazione, cambiamento e crescita.
Letteralmente il termine si riferisce a una trasformazione fisica, visibile e tangibile di un processo circolare di continua rinascita e reinvenzione. Lo stesso avviene con i processi creativi di cui Picasso è un caso emblematico.
Spirito inquieto e curioso, con il suo sguardo onnivoro e inclusivo, non ha solo inventato e reinventato linguaggi ma anche sé stesso in questa dinamica e in modo così esemplare da rimanere identico, comunque riconoscibile nelle sperimentazioni e interpretazioni del suo stesso stile».
Cristiana Collu Direttrice della Galleria Nazionale
«Picasso continua a sedimentare le sue passioni nelle sue opere, evitando il destino fatale di Frenhofer, (personaggio di un racconto di Balzac da lui illustrato). Ogni tratto dei suoi dipinti, ogni linea delle sue incisioni, è eseguito con determinazione e urgenza, in una lotta appassionata con il destino fatale, aggrappandosi a una carne che, per Picasso, non è mai stata "triste". Picasso è un artista metamorfico che ha saputo modulare le sue "ossessioni", cercando, per usare il titolo della sua opera, di prendere il desiderio per la coda».
Fernando Castro Flórez curatore della mostra
Realizzare una mostra su Picasso oggi, nel 2023, rende imprescindibile un focus sulla mostra che la Galleria Nazionale dedicò all’artista nel 1953, attraverso un percorso con preziosi materiali d’archivio.
La mostra è stata realizzata interamente con il Museo Casa Natal Picasso di Malaga. Sono partner istituzionali l’Ambasciata di Spagna in Italia, l’Accademia di Spagna a Roma e l’Ente Spagnolo del Turismo a Roma.