DA CANOVA A CANOVA
UNA COLLABORAZIONE TRA LA GALLERIA BORGHESE E LA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Galleria Borghese e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea annunciano una nuova collaborazione dedicata ad Antonio Canova, offrendo al pubblico un’opportunità esclusiva per approfondire la conoscenza del grande maestro del Neoclassicismo. L’iniziativa, che collega in un percorso ideale i due Musei attraverso il Parco di Villa Borghese, prevede per i possessori del biglietto della Galleria Borghese uno sconto sul biglietto di ingresso alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, nella stessa giornata, un seminario di approfondimento sull’arte figurativa conservata presso le due istituzioni e la proiezione speciale del documentario “Canova” del 2018, di Francesco Invernizzi, con Vittorio Sgarbi e Mario Guderzo, in programma il 28 maggio 2025 alle ore 18.00 presso la Casa del Cinema.
Grazie a questa iniziativa, i visitatori avranno la possibilità di scoprire Canova attraverso un’esperienza culturale completa, che unisce la visione diretta delle opere, il dialogo con esperti e un racconto cinematografico immersivo.
I CAPOLAVORI DI CANOVA NEI DUE MUSEI
Alla Galleria Borghese, i visitatori potranno ammirare uno dei massimi capolavori dello scultore: Paolina Borghese come Venere Vincitrice (1805-1808) commissionato dal principe Camillo Borghese ad Antonio Canova nel 1804 e terminato nel 1808. Il ritratto celebra la bellezza ideale della nobildonna, immortalata in una posa sensuale e al tempo stesso solenne, ispirata all’iconografia classica di Venere. L’opera è un esempio straordinario della capacità di Canova di trasformare il marmo in materia viva, grazie a un’eccezionale resa delle superfici e dei dettagli, dall’incarnato levigato al morbido drappeggio che avvolge il corpo della principessa. Della scultura esistono numerosi disegni preparatori e il gesso originale canoviano (conservato nella Gipsoteca di Possagno) che mostra ancora i “punti”, i riferimenti utili per il trasferimento della scultura in marmo. Sappiamo che Canova lasciava questa operazione ai suoi assistenti, riservando a sé stesso “l’ultima mano”, ovvero quella levigatura paziente, con abrasivi sempre più sottili, che portava all’effetto della “vera carne” e che si esaltava nella visione a lume di candela. Nella Paolina, Canova ha steso sul marmo, come finitura, l’acqua di rota, che dava alla superficie più lucentezza. Stupefacente la resa del materasso che pare affondare morbidamente sotto il peso della dea. Questo effetto di verosimiglianza aveva un precedente illustre: il materasso che Bernini aveva scolpito per l’Ermafrodito appartenuto a Scipione Borghese e che proprio negli anni in cui la Paolina veniva scolpita prendeva la via di Parigi, venduto a Napoleone insieme ad altre centinaia di opere. Canova, che si era opposto fieramente alla vendita dei marmi Borghese, ne restituisce una versione neoclassica. Sotto all’agrippina è nascosto il meccanismo originale, tuttora funzionante, che permette alla scultura di girare e mostrarsi a 360°.
Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il pubblico potrà invece confrontarsi con la drammaticità di Ercole e Lica (1795-1815), un gruppo scultoreo monumentale in cui la potenza del mito si traduce in una composizione di straordinario dinamismo. È la prima delle statue colossali tra quelle eseguite da Antonio Canova. Fu commissionata nel 1795 dal principe aragonese Onorato Gaetani che però dovette ben presto rinunciare all’opera per le sue avverse fortune politiche. Successivamente Canova propose all’imperatore d’Austria, Francesco II, l’acquisto dell’opera in marmo per celebrare la vittoria delle truppe imperiali a Magnano nel 1799; ma Francesco II rifiutò la proposta. Fu allora che il finanziere Giovanni Torlonia di Roma decise di acquistare l’opera finita per 18.000 scudi: un prezzo incredibile per l’epoca. Il gruppo fu molto apprezzato alla presentazione, nel 1815, e collocato a Palazzo Torlonia. Oggi il marmo è conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. L’opera è fortemente espressiva: il volto disperato dell’ingenuo Lica dalla cui bocca sembra diffondersi l’urlo di dolore; la mano aggressiva di Ercole che afferra i capelli del giovane traduce la forsennata aggressività e la ferocia dell’eroe; tutti i muscoli sono definiti nella più viva tensione. La veste aderentissima che cinge il busto di Ercole è appena accennata sul modello in gesso (custodito nella Gipsoteca di Possagno). Drammatico e potente è il contrasto tra il corpo colossale dell’eroe e l’esilità del giovane mortale.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Da Canova a Canova: mostrando il biglietto d’ingresso della Galleria Borghese, è possibile accedere alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea con biglietto ridotto al costo di 10 euro. L’offerta ha validità nella stessa giornata.
Per informazioni e dettagli sulla promozione e sugli eventi:
Galleria Borghese > https://galleriaborghese.it/
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea > https://lagallerianazionale.com/
Casa del Cinema > https://www.casadelcinema.it/it/