Gli eventi della Galleria Nazionale
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Martedì 6 Giugno, ore 17.00
Sala delle Colonne
Presentazione del volume Evoluzioni di hackathon. L’esperienza del Wellbethon
Intervengono: Giusi Antonia Toto, Luigi Traetta, Domenico Monacis, Marco di Furia
Giovedì 6 giugno, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il volume Evoluzioni di hackathon. L'esperienza del Wellbethon, curato da Giusi Antonia Toto e Sebastiano Valerio e pubblicato da Franco Angelini Edizioni.
Il volume raccoglie risultati, suggestioni e processi derivati dall’esperienza del “Wellbeethon: la Maratona del Benessere”, sviluppata nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, un progetto hackathon che rappresenta un piano d’azione per coniugare bisogni formativi ed esigenze sociali.
Il testo pone in essere una riflessione che risulta particolarmente interessante grazie alla presenza di una serie di contributi che esplorano le diverse dimensioni del benessere, da ritrovare e promuovere nella prassi educativa.
Mercoledì 7 Giugno, dalle 18 alle 21
Sala Aldrovandi
Opening della mostra Franco Vimercati. Il mondo in un granello di sabbia
Mercoledì 7 giugno, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in collaborazione con l’Archivio Franco Vimercati e la Galleria Raffaella Cortese inaugura la prima grande mostra a Roma dedicata a Franco Vimercati, uno degli artisti fotografi più significativi della sua generazione, creatore di un linguaggio visivo unico, di grande ricerca estetica e concettuale.
La curatela affidata a Susan Bright e il testo critico scritto dalla storica dell’arte Doris Von Drathen hanno consentito un’interpretazione inedita del lavoro di Franco Vimercati, studiato approfonditamente da due voci femminili contemporanee. Il progetto espositivo sarà accompagnato da un catalogo edito da Tlon, con testi di Doris Von Drathen e Saretto Cincinelli, introdotto da una prefazione di Susan Bright.
Le mostre in corso
Time is Out of Joint
La mostra Time is Out of Joint sonda l’elasticità del concetto di tempo e cita, nel titolo, i versi dell’Amleto di William Shakespeare.
“The time is out of joint: O cursèd spite /
That ever I was born to set it right!”
Amleto, Atto I, scena V
Un tempo non lineare, ma stratificato, che sembra porre in atto il dilemma dello storico dell’arte Hans Belting “la fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte”.
È, dunque, il definitivo abbandono di qualsiasi linearità storica, per una visione che dispiega, su un piano sincronico, le opere come sedimenti della lunga vita del museo.

Sala dell'Ercole della Galleria Nazionale
Foto di Adriano Mura
Insieme ai grandi nomi della storia dell’arte, le opere di artisti contemporanei italiani e stranieri permettono un’apertura dello sguardo a stimoli e suggestioni differenti o inattese. Rileggendo le opere in situazioni diverse da quelle in cui si erano originariamente formate, si moltiplicano le prospettive e le letture possibili.
Time is Out of Joint
Video di Carlotta Marrucci
Food Age. Food as Influencer
31.03 — 11.06.2023

Elemento quotidiano ed effimero, il cibo è paradossalmente l’oggetto con cui abbiamo maggiormente a che fare durante la nostra esistenza. Con la mostra Food Age. Food as Influencer, Martí Guixé e Inga Knölke lo mettono in scena e, attraverso una lettura subliminale, lo mostrano al pubblico da un punto di vista inedito.
Togliendo al cibo la sua commestibilità e trasfigurandolo – attraverso l’arte, l’artigianato e il design – nell’oggetto di una rappresentazione pubblica e museale, i curatori mettono in discussione i nostri punti di riferimento e ci invitano a guardare, attraverso una diversa prospettiva, questo oggetto improvvisamente complesso e poliedrico.
Artisti in mostra: Marina Abramovic, Ferran Adria, Sonja Alhäuser, Vanessa Beecroft, Ramón Benedito, Barbara Bloom, Fortunato Depero, Antje Dorn, Masanobu Fukuoka, Francesco Garnier Valletti, Martí Guixé, Zhanna Kadyrova, Inga Knölke, Laura Letinsky, Piero Manzoni, Enzo Mari, Paul McCarthy, Antoni Miralda, Lluís Morillas, Agnieszka Polska, Josep Puig, Raquel Quevedo, Rachel Rose, Johanna Schmeer, Ansgar Skiba, Rubén Verdú, Wang & Soderstrom, Cristopher Williams, Erwin Wurm.
Dalle collezioni della Galleria Nazionale: Luigi Aversano, Giuseppe Canali, Pino Casarini, Daphne Casorati Maugham, Felice Casorati, Bruno Cassinari, Luigi Maria Giorgio Chessa, Primo Conti, Filippo de Pisis, Fernando Galli, Franco Gentilini, Giuseppe Guzzi, Humphrey Jennings, Mario Mafai, Roberto Melli, Francesco Menzio, Giorgio Morandi, Giovanni Omiccioli, Pino Pascali, Arnaldo Pomodoro, Bruno Saetti, Fiorenzo Tomea, Mario Varagnolo, Emilio Vedova, Giuseppe Viviani.
Gabriele Mayer. La misura dell’invenzione
12.05 — 18.06.2023

Con la mostra Gabriele Mayer. La misura dell'invenzione. Arte e mestiere di un sarto costumista a cura di Lucia Masina con Gabriele Mayer, la Galleria Nazionale celebra il lavoro di un maestro dell’arte del costume, protagonista di una intensa e luminosa carriera.
Il mondo dello spettacolo è quello in cui Gabriele Mayer si muove da sempre con un eccezionale talento creativo. Come sarto è stato protagonista di un lungo periodo storico che cominica almeno nel 1960 collaborando a numerosissime produzioni cinematografiche, teatrali e televisive.
Ala C
dal 18.05.2023
Ala C
– Cantiere (permanente)
– Corpo di fabbrica (terzo ampliamento della Galleria Nazionale)
– Crociera
«L'idea di restaurare un edificio come se fosse un rudere contemporaneo è un atto di recupero della memoria storica e culturale. Consente di preservare l'architettura originale dell'edificio e al tempo stesso di renderlo fruibile al pubblico. La presenza dei segni del tempo e delle trasformazioni sono una fonte di ispirazione per la creazione di nuove forme e nuovi linguaggi, che si mescolano e si fondono con ciò che è rimasto.
L’Ala C potrebbe essere definita come una dis-architettura, qualcosa che mostra una rottura, un collasso della logica architettonica più razionale. Immagine del non-finito e del non-terminabile, rappresentazione di una temporalità inversa in cui la caduta e la rovina precedono la costruzione; simbolo della precarietà e dell’impossibilità di portare a termine qualsiasi impresa al riparo dall’azione del tempo.
Il nome del nuovo museo, che nasce dalle sue stesse rovine, è Ala dove il riferimento alla metafora del volo è evidente e non solo quello degli uccelli ma anche degli aerei e delle navi spaziali. In sintesi, l’Ala C riassume nella terza lettera dell’alfabeto la sua essenza e la sua vocazione: è il terzo corpo di fabbrica della Galleria Nazionale, è un cantiere permanente, una nave da crociere, vola come un aereo o una nave spaziale e porta il nome del suo primo progettista, l’architetto Luigi Cosenza».
Cristiana Collu
Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Tommaso Fontana – Mario Nigro. Unicità e rigore
26.05 – 25.06.2023
Un omaggio al grande collezionista Tommaso Fontana con l’esposizione di una selezione di opere dell’artista Mario Nigro, appartenenti alla sua storica collezione.
Beatrice Pediconi. Presenze
10.05 – 18.06.2023
Sono segni leggerissimi, quasi evanescenti che però hanno un’origine complessa. La serie Nude, proposta nella Gipsoteca della Galleria Nazionale abitata da molte e vibranti “presenze”, prende corpo da una rielaborazione di disegni su carta realizzati mediante una tecnica che impiega strisce di emulsioni fotografiche ricavate da lavori precedenti.
Le mostre future
Panorama XIX
L’Ottocento nelle Collezioni della Galleria Nazionale
Salone Centrale
Dal 28 giugno 2023
La mostra Panorama XIX propone una selezione di opere delle collezioni della Galleria Nazionale che riflette da una parte il processo di graduale accumulo che ha dato origine alle collezioni dell’Ottocento del museo – acquisite da privati, presso le Esposizioni Nazionali, le Promotrici d’Arte e le Biennali di Venezia, provenienti da lasciti testamentari o donazioni – e che rivela dall’altra la varietà e commistione tra i generi di un secolo che apre alla modernità.
Dopo la camera oscura, lo specchio Claude, le lanterne magiche e gli stereoscopi, il diciannovesimo secolo ha voluto esprimere – anche attraverso l’illusionismo dei panorama – la complessità dei processi della visione che concorreranno alla nascita del cinematografo.
Picasso metamorfico
a cura di Fernando Castro Flórez
Sala Via Gramsci
28 giugno – 5 novembre 2023
Nel 50° anniversario della morte di Pablo Picasso e a 70 anni dalla sua grande mostra del 1953, la Galleria Nazionale celebra il grande maestro, impareggiabile figura fondamentale dell’arte del ‘900, con un’importante mostra a cura di Fernando Castro Flórez che espone una selezione di 300 opere tra disegni e incisioni provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga.
L'opera grafica di Picasso riveste un'enorme importanza all'interno di tutta la sua produzione artistica. Un vero e proprio ciclo frenetico in cui rivisita tutto il suo immaginario, dal tema centrale "del pittore e della modella" alla riconsiderazione della storia dell'arte, introducendo elementi umoristici.
La mostra, proprio in virtù del considerevole numero di opere esposte realizzate in diversi periodi della sua attività, offre una rassegna completa dell'immaginario picassiano, e consente di riscoprire opere di eccezionale interesse. Sarà inoltre presentato un focus sulla mostra che la Galleria Nazionale ha dedicato all’artista nel 1953 con preziosi materiali d’archivio.
Franco Vimercati
The World in a Grain of Sand
Il mondo in un granello di sabbia
a cura di Susan Bright
Sala Aldrovandi
7 giugno – 10 settembre 2023
La Galleria Nazionale in collaborazione con l’Archivio Franco Vimercati e la Galleria Raffaella Cortese inaugura la prima grande mostra a Roma dedicata a Franco Vimercati, uno degli artisti fotografi più significativi della sua generazione, creatore di un linguaggio visivo unico, di grande ricerca estetica e concettuale.
La mostra comprende la maggior parte della produzione dell'artista, dal 1974 al 2000, con più di 100 opere e una selezione di oggetti protagonisti dei suoi scatti, di libri e materiali documentari provenienti dal suo archivio personale. Il progetto espositivo sarà accompagnato da un catalogo, con testi di Doris Von Drathen e Saretto Cincinelli, introdotto da una prefazione della curatrice Susan Bright.