57 capolavori provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale in una mostra itinerante con tre tappe: Shanghai, Hangzhou e Pechino.
Per celebrare l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con il supporto del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, presenta al pubblico cinese la mostra 100 Years of Modern Art con una una selezione di opere della propria collezione.
Meet You Museum 798, Pechino 26.07.2023 – 5.11.2023
In un susseguirsi di opere che vedono rappresentate le grandi correnti artistiche – dall’Impressionismo al Cubismo, dai movimenti astratti al Simbolismo, dal Surrealismo al Futurismo, solo per fare alcuni esempi – la mostra 100 Years of Modern Art propone una selezione di opere iconiche che guidano lo spettatore in uno straordinario viaggio nell’arte contemporanea.
Le opere in mostra in 100 Years of Modern Art
In mostra oltre 50 capolavori che raramente hanno lasciato le sale della Galleria Nazionale. Tra le opere in prestito Le tre età della donna (1905) di Gustav Klimt, le Ninfee Rosa (1897-99) di Claude Monet e il grande Nudo Sdraiato (1918-19) di Amedeo Modigliani.
Un itinerario poliedrico che vede illustri autori italiani che hanno fatto la storia dell’arte. Opere come il Ghetto di Firenze di Telemaco Signorini (1882), o il Prato fiorito di Giuseppe Pelizza da Volpedo (1900-1903), o ancora il Ritratto all’aperto (1902) di Giacomo Balla, l’Ettore e Andromaca (1924) di Giorgio De Chirico, il Ritratto di Benedetta Marinetti (1928) di Enrico Prampolini, fino al Concetto spaziale. Attesa (1959) di Lucio Fontana.
Ma anche la presenza di artisti internazionali. In mostra Vincent van Gogh con l'Arlesiana (1889-1890), Paul Cezanne con Cabanon de Jourdan (1906), Marcel Duchamp con l’ironico Porte-chapeau (1917), Man Ray con la Venere (1937), e ancora vengono esposte due opere datate 1937 e 1950 di Jackson Pollock, il Compianto degli Amanti (1953) di Joan Mirò, fino ad arrivare ai Four White Discs Red Rubber (1970) di Alexander Calder.
Il visitatore viene condotto da una modernità all’altra attraverso un percorso organizzato tematicamente, abbandonando la linearità storica. Viene così offerta una visione che dispiega le opere su un piano sincronico e apre a molteplici possibilità di lettura.
Un’impostazione intenzionalmente legata al criterio utilizzato nel processo di riorganizzazione e riallestimento delle sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Il progetto, avviato nel 2016 dalla Direttrice Cristiana Collu, dal titolo Time is Out of Joint che cita i versi dell’Amleto di William Shakespeare. La mostra sonda l’elasticità del concetto di tempo, un tempo non lineare, ma stratificato, frammentato, in cui le opere, che si presentano come sedimenti, intrecciano nuove e inaspettate relazioni tra loro.
100 Years of Modern Art offre al visitatore una visione a tutto tondo dell’arte contemporanea grazie al valore di una collezione museale unica che permette di tracciare in maniera esemplare l’evoluzione dell’arte tra il XIX e il XX secolo.
Il progetto, a cura della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, è il frutto di uno sforzo condiviso, sostenuto dal Ministero della Cultura, dall’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, dal Consolato Generale d’Italia a Shanghai e dall’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, è volto a promuovere costantemente la valorizzazione del sistema museale e del patrimonio artistico italiano nel mondo.
«È una grandissima emozione poter accogliere a Shanghai i capolavori della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma. È indubbio che italiani e cinesi siano eredi di una storia millenaria ma nulla li unisce più profondamente della passione per l’arte e per la bellezza. E questo è ancora più vero per le giovani generazioni. Grazie alla Galleria Nazionale di Roma si apre uno straordinario viaggio di reciproca conoscenza che, superando ogni restrizione fisica, offrirà un grande palcoscenico all’Italia in Cina».
Tiziana D’Angelo Console Generale d’Italia a Shanghai
«Con i capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’Italia mostra di essere il Paese più ricco al mondo di patrimonio culturale, dai tempi antichi all’età contemporanea. L’arte contemporanea italiana non solo riflette le tendenze più affermate di movimenti, scuole, circoli di pittura diffusi ovunque nel mondo, ma rivela più di altre esperienze artistiche una tale abbondanza di citazioni, motivi e tonalità cromatiche che ne delineano un’identità sempre riconoscibile e inconfondibile».
Francesco D’Arelli Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai