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Guido Morselli, Dissipatio H.G. — Vedo una piramide. Se la considero bene, è una piramide, temporale, capovolta. Anzi sono due piramidi. L'una, ritta, dal primo uomo o ominide capostipite si allarga, negli eoni, sino ai formicolanti miliardi di esseri della stessa specie. Appesa a quella, la piramide capovolta che dai formicolanti miliardi si restringe d'improvviso in un individuo solo. Questo vertice terminale sono io. Da vertex deriva vertigo o vertigine, il “mal dei vertici”. Ho l'obbligo di sentirmi girare la testa ...

 



 

La realtà nel mito della metempsicosi non termina nel corpo biologico. Il corpo fa da contenitore cambiando tra secoli e secoli. Sotto un portico che abita uno e più tempi insieme, si intrecciano i racconti delle mie vite passate e future, cantati dal tre voci folk e disegnati sugli abiti presenti. La vita di una suora clarissa, di una gitana morta al rogo, di un delfino e di uno scriba dell'antico Egitto aprono all’immagine possibile di un essere umano nomade e transitante tra passato, presente e futuro simultanei.
La mia realtà non si costituisce nel ritorno dell'identico, ma nella scomposizione e ricomposizione del diverso e del molteplice.

— Benni Bosetto, Il portico

 











Benni Bosetto, Il Portico, installation view e performance del 7 marzo 2020 presso Almanac, Torino
Senza titolo (Il soldato samurai e altre vite), 2020
Senza titolo (La schiava e i suoi figli), 2020
Senza titolo (Lo scriba), 2020
Senza titolo (Il giornalista), 2020
Senza titolo (L’apprendista pittore e la monaca), 2020
Senza titolo (La bambina delle risaie), 2020
Senza titolo (Il contadino irlandese), 2020

 

 

 

Post dissipatio


 

Chiara Bettazzi – Diary 2012/2020

Lavinia Siardi – voce e pianoforte

Davide Tranchina – Strada stellare

Eugenio Tattoli – clarinetto

Luca Gioacchino Di Bernardo – Post dissipatio

Paola Dubini – da Morselli

Benni Bosetto – Il portico

Elisa Muliere – Non lo sopporto

Ilaria Bussoni – Loro. Profezie su un mondo che non c’è