«Breve videostoria di (quasi) tutto racconta di un punto sorgente, di un palazzo enciclopedico, di mille matriosche, di mille piani e combinazioni, è una webserie, anzi no è un film, un film a episodi, anzi no, è una mostra.
«Ha un tema, anzi mille ma sono solo pretesti, il racconto oscilla tra approssimazioni e distanze, affondi e prodezze da surfisti, sorvola, plana e poi si sofferma, ma solo per pochi istanti. È un mazzo di carte, un alfabeto, una cartina tornasole, dice quello che vogliamo noi ma anche quello che vuoi tu, ma soprattutto quello che vogliono loro, le opere. Sono loro il resto irriducibile, quello che rimane in questa affollata giungla del reale insieme a tutte le altre rovine del mondo dopo la catastrofe.
«Esiste un altro pianeta, ma è sempre la terra e possiamo abitarla solo temporaneamente, molto indaffarati a creare mondi e mondanità che la terra tenta ogni tanto di scrollarsi di dosso. Ricominciamo dai fondamentali, da questo tempo ulteriore, il tempo di ora, adesso, ricordandoci che questo non è un tempo supplementare, ma il nostro tempo, quello in cui il tempo che viene si fa».
Cristiana Collu
Direttrice Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Breve videostoria di (quasi) tutto è una webserie di 27 puntate dove opere, immagini e ospiti si alternano nelle sale della Galleria Nazionale
Con Enrico Alleva, etologo – Go Wild; Cristina Bowerman, chef – Mise en Galerie; Stefano Catucci, filosofo – LAND(E)SCAPE; Paolo Crimaldi, astrologo – Miss Universe; Marco Faccini, comunicatore scientifico – Miss Universe; Michela Murgia, scrittrice – Sex and the Gallery; Filippo Nigro, attore – LA Galleria Confidential; Monica Sgandurra, architetta – LAND(E)SCAPE; Mario Tozzi, geologo – Back to Earth.
Coordinamento: Alessio Boi, Anna Gorchakovskaya, Francesca Palmieri