Gli Archivi della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Gli Archivi della Galleria Nazionale d'Arte Moderna custodiscono documenti e fondi che raccontano la storia del museo e la storia culturale e artistica italiana dall'800 a oggi, offrendo così agli utenti un centro di documentazione unico nel suo genere, diviso in Archivio bioiconografico, Fondi Storici e Archivi fotografici.
Parlare di archivi significa aprire finestre su un mondo che – in maniera sempre meno silenziosa – è presente in maniera vitale nelle nostre istituzioni e la cui conoscenza necessita di essere messa in luce per poter continuare ad alimentare un circolo virtuoso in grado di produrre nuova consapevolezza.
L'Archivio bioiconografico, i Fondi storici, gli Archivi Fotografici
La Galleria ha avviato da tempo un progetto di rilancio del patrimonio archivistico del museo, in linea con un interesse crescente sul percorso di salvaguardia e fruizione da parte del pubblico e che sempre più spesso non rimane solo fonte primaria per gli studiosi ma arricchisce mostre ed altre iniziative di divulgazione.
Negli anni passati la Galleria si è resa conto di quale valore aggiunto fosse per il suo prestigio scientifico la costituzione di un proprio archivio di documentazione e già nel 1946 Palma Bucarelli istituisce a questo proposito l’Archivio bioiconografico, che si incrementa dapprima con l’acquisizione sistematica di rassegna stampa curata da agenzie specializzate, oggi con l'incremento spontaneo legato al rapporto con gli artisti viventi e con i loro eredi e per via telematica. Pensato prima come documentazione dell’attività della GNAM, oggi raccoglie notizie e documenti relativi all’attività di tutti i più importanti musei, artisti e gallerie d’Italia e non solo, costituendo un unicum in Italia.
Attualmente l’Archivio bioiconografico della Galleria, con circa trecento metri lineari di documenti riuniti tematicamente, una sezione monografica costituita da circa 32.650 fascicoli personali e 7.750 fascicoli iconografici, compresa la nutrita sezione 51c dedicata alle attività della Galleria, documenta mostre, allestimenti e molto altro. Complessivamente risultano censite circa 51.453 unità archivistiche arricchite di 24.383 file digitali pubblicate sull’OPAC (Online Public Access Catalogue).
In questo circuito, si inseriscono le iniziative mirate alla più ampia conoscenza di questo patrimonio, dagli incontri di approfondimento alle mostre mirate ad esporre questi materiali.
A partire dagli anni Settanta si è istituita la sezione dei Fondi Storici, grazie all’interesse per la costituzione di un insieme di archivi storici riferiti ad artisti, a persone di cultura di spicco, a movimenti artistici e a gallerie private che desse forza e consistenza storico-artistica agli acquisti delle opere e agli artisti presenti nelle collezioni.
Fondi Storici
Inizialmente sono stati acquistati archivi di pregio come l’Archivio di Ugo Ojetti nel 1973, Adolfo De Carolis nel 1986, Valori Plastici e Antonio Maraini nel 1990, Galleria L’Obelisco e il Carteggio Giorgi – Sartorio nel 2000. Altri acquisti si sono succeduti fino a quando sono cominciati ad arrivare archivi per donazione e per lascito testamentario come l’Archivio di Umberto Prencipe nel 1997, Archivio delle Arti Applicate nel 2012, Rolando Monti nel 2015, Camillo Innocenti e Galleria Mara Coccia nel 2016.
Negli ultimi anni, è stato dato un nuovo impulso ai fondi storici, avviando un processo di arricchimento attraverso le numerose acquisizioni, a cui ha fatto seguito un grande impegno di carattere scientifico e divulgativo.
Hanno arricchito il patrimonio delle collezioni della Galleria Nazionale archivi prestigiosi come quello della Galleria L’Attico e Carla Lonzi nel 2017, Mario Quesada e Giorgio Di Genova nel 2018, Anton Giulio Bragaglia e Claudio Cintoli nel 2019, Emanuele Cavalli, Studio Stefania Miscetti, Guido Strazza e Galleria Bonomo nel 2020, Galleria Peccolo, Fabrizio Clerici, Pippo Rizzo e Bruno Cassinari nel 2021, Lydia Sansoni, Simonetta Lux, Dino Basaldella e Topazia Alliata nel 2022, e nel 2023 la Galleria Sala 1, per citarne solo alcuni. L’ultima acquisizione è rappresentata dall’importante lascito dello studioso Giorgio di Genova che consiste in un Archivio dedicato ad artisti, correnti artistiche e mostre e della sua ricca Biblioteca storico-artistica.
Attualmente sono presenti negli Archivi della Galleria Nazionale 56 fondi storici e 5 archivi fotografici per un totale di circa 600 metri lineari e circa 25.847 unità archivistiche censite di cui più di 22.610 pubblicati sull’OPAC, arricchiti con più di 62.174 file digitali, di cui 60.676 pubblicati sull’OPAC.
Archivi Fotografici
Gli Archivi fotografici si dividono in un Archivio dedicato alle riproduzioni delle opere della Galleria nazionale d’arte moderna e un Archivio storico fotografico che contiene foto storiche di opere, di allestimenti di mostre temporanee – una per tutte, la mostra di Piet Mondrian del 1956 allestita da Carlo Scarpa – , inaugurazioni e altro ancora.
Archivio dell’Istituto
Ogni attività della Galleria Nazionale d’Arte Moderna trova il suo corrispettivo nei fascicoli conservati presso l’Archivio dell’Istituto. Questo archivio conserva infatti l’intera documentazione prodotta dalla Galleria fin dalla sua istituzione, avvenuta nel 1883, ed è un complesso documentale che consiste in circa 200 metri lineari, tenendo a mente che stiamo parlando soltanto del settore storico che va dal 1883 agli anni ’90 del Novecento. Fascicoli che ci parlano di acquisizioni, di donazioni, di trattative per ottenere opere, di attività didattiche, di mostre memorabili o che hanno suscitato polemiche e persino interrogazioni parlamentari. I documenti raccontano dei successi e degli insuccessi delle direttrici e dei direttori che si sono avvicendati nel tempo, delle attività importanti e di quelle meno importanti, dei lavori svolti all’interno dell’edificio progettato da Cesare Bazzani, dei vari progetti di ristrutturazioni accompagnati dalle tantissime piante in scala; delle molteplici esecuzioni di questi progetti e della loro manutenzione, della realizzazione dell’ampliamento progettato da Luigi Cosenza fino ai lavori della nuova biblioteca di Costantino Dardi.
Non mancano i fascicoli dedicati al personale, all’istituzione del laboratorio di restauro, dell’archivio bioiconografico, dei primi nuclei dei cosiddetti fondi storici, alle divise del personale di sala, agli orti di guerra e a tutto il settore amministrativo contabile.
Attualmente, viene portato avanti il progetto di digitalizzazione dell’intero archivio storico nell’ambito del Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND) del Ministero della Cultura attraverso l’indicizzazione, la schedatura, metadatazione e associazione dei file digitali con il contestuale riordinamento del corpus documentale, con la promessa, entro i prossimi mesi, della fruizione del complesso documentale prodotto dalla Galleria in modalità totalmente digitale, consentendo altresì la massima tutela del materiale cartaceo.
Accesso e consultazione
L’accesso agli Archivi della GNAM, per finalità di lettura, studio e ricerca, è gratuito.
Per la consultazione dell'Archivio Bioiconografico e dei Fondi Storici, sono ammessi a frequentare gli archivi, secondo le norme della legislazione archivistica italiana, studiosi e ricercatori che svolgono studi sulla documentazione conservata. Gli archivi fotografici non possono essere consultati in sede. L'appuntamento e l'accesso sono consentiti su richiesta scrivendo a gan-amc.archivi@cultura.gov.it
Da lunedì a venerdì, ore 9 — 14
Chiusura: agosto, festività natalizie
Via Gramsci, 81
gan-amc.archivi@cultura.gov.it
Archivio bioiconografico: T +39 06 32298 356
Fondi storici: T +39 06 32298 424
Per la richiesta di riproduzioni di opere: Susanne Meurer, susanne.meurer@cultura.gov.it T. +39 06 32298411
Per la consultazione dell’Archivio Storico ci si può rivolgere direttamente al responsabile dott. Claudio Bianchi scrivendo a claudio.bianchi@cultura.gov.it oppure gan-amc.archiviostorico@cultura.gov.it.
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